giovedì 28 novembre 2013

Un luogo dimenticato tra domino pisano e un tesoro fantastico: La rocca della Verruca.

Oggi dedico un post ad un luogo a me molto caro, un luogo affascinante, pieno di mistero e storia, ma ormai trascurato e abbandonato all'incuria: la fortezza della Verruca.

Il forte sorge nel comune di Calci, sul monte omonimo, a circa 540 metri di altezza e domina tutta la pianura pisana ed il corso del fiume Arno.
La sua posizione strategica ha costituito sempre un valido supporto per  di Pisa, impegnata nei secoli in lotte sanguinose contro i fiorentini: la rocca permetteva una triangolazione visiva tra Pisa e il castello di Vicopisano, a sua volta collegato con il castello di Buti e tutto il Lungo monte pisano.



La storia documentata degli insediamenti nella zona parte dal 780.
Il territorio fu difeso fin da quel tempo da una roccaforte sita nel luogo della futura fortezza, posizione ideale per controllare il fiume Arno e la sua pianura, all'epoca ancora paludosa, fino al mare.
Per questo la fortezza della Verruca ha sempre costituito un quasi inespugnabile caposaldo per tutti gli eserciti e le potenze interessate alla conquista del territorio circostante.
Molte sono le famose e sanguinose battaglie combattute nel calcesano: nel 1288 fra Guelfi pisani e esercito lucchese, nel 1328 invasione tedesca di Ludovico di Baviera, nel 1363 invasione Fiorentina, nel 1369 invasione delle truppe di Carlo IV di Boemia e nel 1375 di quelle Inglesi di John Hawkwood (Giovanni Acuto).
Nel 1402 Pisa fu comprata dai Fiorentini e la Fortezza della Verruca, ultimo baluardo di resistenza, venne espugnata e distrutta per evitare che tornasse ad essere una minaccia.
Nel 1503 Pisa insorse nuovamente e la guerra interessò nuovamente la Fortezza.
Le truppe fiorentine furono costrette a riconquistare nuovamente la Verruca, fulcro della resistenza nemica.
La resa avvenne, non dopo lunghi e sanguinosi scontri, il 18 giugno dello stesso anno e fu il colpo di grazia per le speranze di indipendenza Pisane, infatti la città capitolò definitivamente in mani Fiorentine sei anni dopo.

Questo fantastico luogo è stato teatro di sanguinose battaglie e scontri epici, ma tra le sue mura aleggia anche una storia molto affascinante: un passaggio segreto che dalla Rocca sbucava nelle vicinante del convento di Nicosia, altre suggeriscono che il passaggio giungeva fino alla torre di Caprona e l’ultima che portava direttamente a Pisa.
Ma non è il passaggio segreto a rendere interessante la storia, ma il tesoro nascosto dal comandante dell’epoca, che afferma, in alcuni scritti, di aver raccolto nel tempo oro, armi e armature, accuratamente nascosti in una galleria laterale di questo fantastico passaggio segreto.

Purtroppo questo bellissimo posto versa in condizioni disastrose. Incuria e pericoli di cedimento ne fanno da padrona.
Solo appassionati e curiosi si recano in questo luogo, ma molti non ne conoscono nemmeno l’esistenza.
Sarebbe ideale creare un polo di attrazione storica, ma per alcuni il gioco non vale la candela e questo posto rimarrà a molti sconosciuto.
Chi passerà per questi luoghi  vedrà i bellissimi monti pisani, ma non saprà che da lassù una rocca difesa con il sangue dai suoi antenati, li osserva proteggendo con il suo sguardo la vallata pisana e le calme acque dell’Arno.

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