martedì 28 agosto 2012

"Oltre l'apparenza" il romanzo della giovane ed esordiente autrice Agnese Borello


Ci sono emozioni che fanno paura.
Rumori sconvenienti dell’anima che trascinano a riva orizzonti diversi.
Cambiare è difficile, ma si può.
Sciogliere pregiudizi e vincoli è difficile, ma si può. Le protagoniste di questo «Oltre le apparenze», di Agnese Borello possono.
Storia intensa e asciutta, nell’incedere della narrazione come nello stile della giovane ed esordiente autrice (torinese ma parmigiana d’adozione), il romanzo affronta infatti un paio di questioni che sgretolano l’intonaco della «normalità» per imporre un passo diverso; così diverso da condurle a ricostruire le proprie vite. Perché, come si legge da subito «Valentina è una ragazza con la testa sulle spalle, sempre attenta a prendere la decisione piu’ giusta». Eppure... «la sua vita prese un binario inaspettato, senza che lei si opponesse in alcun modo».
E’ Francesca, con quel suo sguardo subito complice, quell’affinità immediata e duttile, a frenarle la ragione per dar voce all’istinto.

E’ Francesca che diventa, per Valentina, prima amica di ore semplici e spensierate,
e poi confidente unica, sostegno prezioso, quando il suo matrimonio subisce la più subdola ferita: l’umore violento di un marito sempre più lontano, vuoto, insofferente.
Nell’incedere quieto delle sequenze, la Borello disseziona con abilità chirurgica il male di un rapporto finito.
Sceglie solo parole esatte (il chiaro riflesso del reale) per spiegare, in un certo senso comprendere, e raccontarci, l’irrimediabilemorte di un amore.
Stessa tonalità di voce, solo un poco più morbida e solare, per dirci invece di quell’al -
tra questione che Valentina e Francesca devono affrontare, dopo aver ascoltato i
loro cuori.
Non solo amiche, non solo complici, non solo sostegno reciproco in quel lungo momento di difficoltà, le due ragazze scoprono infatti di amarsi di un amore uguale.
E di dover affrontare (e risolvere) questa scoperta, prima dentro se stesse e poi gettando uno sguardo intorno.
Perché, riflette Francesca, «non esiste solo il bianco e il nero, ilmondo è pieno dimille sfumature colorate».
E ci sono emozioni che fanno paura, ma a volte «solo eliminando le briglie della
razionalità –fa dire Borello a Valentina – ci si accorge di quanta passione la vita
possa offrire, in forme diverse».

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