giovedì 29 novembre 2012

"Il ghostwriter" i paradossi dello scrivere di Zoran Zivkovic



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Una mattinata nello studio di uno scrittore.
Sta per mettersi al lavoro quando riceve una mail da uno sconosciuto Ammiratore che gli chiede se è disposto a scrivere un romanzo che non verrà pubblicato a suo nome.
"Ma come?! A me vengono a chiedere di fare il ghostwriter!".
Comincia così una storia semplice, e al tempo stesso sempre più misteriosa, in cui Zivkovic si diverte a mostrare tutti i paradossi dello scrivere e del rapporto tra l'autore, il libro e il lettore.
Per fortuna nello studio si aggira anche Felix, un saggio gattone, che finirà col portare un po' di buon senso.

Un romanzo che conquista subito dalle prime righe, ritmo incalzante e mai banale.
In una sola manciata di pagine la narazzione si trasforma rivelandosi in tutta la sua potenza e incollando di conseguenza il lettore alla pagine.
La lettura di Il ghostwriter è in grado di sollevare quesiti moralmente delicati, affrontati però dall’autore con leggerezza e senso dell’umorismo.
Infine fa sorridere, in particolare, la buffa presenza del gatto Felix, costantemente a zonzo per la stanza dello scrittore e sempre vicino a premere, con una zampata casuale, il tasto di spegnimento del computer: strumento irrinunciabile e causa di tanti imprevisti.

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