mercoledì 13 febbraio 2013

"Celestino V e il Tesoro dei Templari" di Maria Grazia Lopardi

Il 28 febbraio 2013 alle ore 20.00 Papa Benedetto XVI non sarà più Papa e da quel giorno chi sarà?!
Le voci si rincorrono, tra malattia e affaticamento Joseph Aloisius Ratzinger rinuncia al soglio pontificio per ritirarsi in un ex convento di suore di clausura a pochi passi da San Pietro, per passare i suoi ultimi anni in completa tranquillità.
La sua scelta ha lasciato tutti sconcertati e i paragoni con il Papa del gran rifiuto, Celestino V, si susseguono senza sosta.
Oggi come allora il Papa lascia dopo l'incontro con una forza militare della chiesa senza nazione, i templari all'epoca, i cavalieri di Malta oggi.
Segno premonitore o semplice coincidenza?!
Noi non abbiamo le risposte a queste domande, ma vi lasciamo con un bel libro che cerca di far luce sul ruolo di Pietro del Morrone, Papa Celestino V, che per secoli ha gettato un'ombra esoterica sulla storia della città dell'Aquila.

Regalati l'emozione: Celestino V e il tesoro dei Templari


Perché il misterioso abate Sauniére di Rennes Le Chateau si è procurato proprio la riproduzione del quadro "L’incoronazione di Celestino"?
Fonti storiche ci informano che Pietro del Morrone, il futuro Celestino V, quando si recò a Lione nel 1274, in occasione del Concilio indetto da Gregorio X, fu ospitato dai Templari nella magione poi divenuta suo convento (che nel 1800 fu abbattuta per realizzare il Teatro dei Celestini, così si chiama oggi il teatro di Lione).
Di ritorno l’eremita si fermò a Collemaggio, alle porte della città dell’Aquila, e la Vergine in sogno gli disse di realizzare una chiesa in suo onore in un luogo già sacro.
In questa stessa chiesa, nel 1310 si svolse il processo aquilano ai Templari.
Potrebbero allora i Templari aver affidato il loro tesoro a Pietro del Morrone che lo ha custodito in quel prezioso scrigno che è Santa Maria di Collemaggio, costruita dall'eremita proprio con il loro aiuto?
Può la fantasia creare la realtà? Può la realtà confondersi con la dimensione del sogno dove tutto è possibile?
Al sogno e all'invenzione immaginifica è dedicata la prima parte di quest’avvincente libro di Maria Grazia Lopardi, un breve romanzo in cui realtà, intuizione e fantasia vanno a braccetto.
Ad essa si contrappone la seconda parte dell’opera, nella quale, invece, dati storici e riscontri sul campo portano all'attenzione del lettore le scoperte dell’Autrice sull'affascinante Santa Maria di Collemaggio e una cronaca di eventi personali lascia intravedere che quelle che normalmente chiamiamo coincidenze, tali non sono.

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