giovedì 27 dicembre 2012

"Ebook VS Libri di carta", la sfida vista da Alessandra Tedesco giornalista di radio 24


Dicembre 2011 - Dicembre 2012
Un foglio di storia compie un'anno dalla sua prima pubblicazione e abbiamo deciso di festeggiare in un modo diverso dalle solite recensioni, abbiamo scelto di contattare la famosa giornalista Alessandra Tedesco che ha risposto alle nostre dieci domande per far chiarezza su un tema che ormai sta a cuore a molti lettori appassionati:
"Ebook VS Libri di carta, chi vincerà?"


Alessandra Tedesco giornalista di Radio 24, ha capito che voleva fare la giornalista già a 5 anni, quando con microfono e "mangianastri" stressava amici e parenti per le interviste.
A 20 anni ha iniziato a realizzare parte del suo sogno collaborando con Radio 5 a Bari.
Poi il trasferimento a Milano per frequentare l'Ifg (istituto per la formazione al giornalismo).
Ha lavorato e collaborato per radio (Italia Radio a Roma e Cnr a Milano), quotidiani (Avvenire), settimanali (Donna Moderna), tv (Mediaset), ma poi è tornata al suo primo amore: la radio.
Lavora a Radio 24 dal primo giorno di programmazione, il 4 ottobre 1999.
Conduttrice de "Il cacciatore di libri" in onda Sabato alle 21:00 e Sabato alle 06:45 su Radio 24, ha accettato di rispondere alle nostre domande. 

Un regalo per noi,
un regalo per voi.


1.Nel mercato dell'editoria ormai si sta facendo sempre più spazio il famigerato ebook, come vede questo nuovo metodo di lettura?

E' un'alternativa al libro di carta, non è un concorrente e non lo soppianterà. Per me ci sarà una convivenza pacifica. Del resto l'importante è leggere e si legge il contenuto, non la forma. Personalmente ho un kindle della prima ora, ma ora sto testando anche nuovi ereader. In genere leggo in digitale le bozze dei libri, ma quando ho la possibilità di leggere su carta lo preferisco. Il libro cartaceo mi dà la sensazione del tutto, con l'ereader ho sempre una versione parziale del testo, perché non posso sfogliarlo. Ma probabilmente è solo questione di abitudine.



2.L'AIE (Associazione Italiana Editori) ha reso pubblici i dati dei lettori di ebook in Italia: siamo passati da un 1,3% del 2010 ad un 2,3% del 2011, mentre in America i lettori di ebook sono il 17%, nel futuro questi dati sono destinati a crescere o, in Italia, rimarrà un dispositivo di lettura di nicchia?

Sono numeri destinati a crescere anche in Italia e per una ragione semplicissima: anche da noi sta crescendo una generazione digitale. I miei nipotini di 5 anni sanno usare videogiochi e pc e fra poco inizieranno anche a leggere sia su carta che su schermo. E' logico pensare che questa futura generazione di lettori sarà più avvezza all'ebook. Quindi fra 5 o 10 anni anche in Italia ci saranno percentuali a doppia cifra. L'unico problema è che in Italia, come sanno ormai anche le pietre, si legge poco. Quindi anche sugli ebook, se la tendenza non cambia, resteremo sempre fanalino di coda. Ma, ripeto, è un problema che riguarda anche i libri cartacei.

3.A fronte di un aumento dell'offerta verso il digitale che l’editoria italiana ha sviluppato in questi anni, vi sono già importanti fenomeni legati alle nuove forme di pirateria e illegalità digitale. Lo scrittore non è forse più tutelato con il cartaceo che con l'ebook?

Certo, come ripeto spesso, non ci si mette a fotocopiare un libro da 300 pagine. Mentre con qualche clic si può scaricare un ebook. Non ho le competenze tecnologiche per capire come il diritto d'autore possa essere tutelato anche on line, ma so per certo che le case editrici si stanno concentrando per combattere la pirateria. Ed è un punto fondamentale. Non dimentichiamo che dietro un libro c'è un lavoro enorme e costoso: lo scrittore, l'editor, i redattori, i grafici, l'ufficio stampa, la distribuzione (che incide anche sull'ebook perché ovviamente le varie piattaforme prendono una percentuale sul venduto). L'unico costo che nell'ebook non c'è è la carta. Non è poco, ma tutto il resto rimane. Un buon libro è frutto di un grande lavoro. Ecco perché il 99% dei testi autopubblicati è di scarsa qualità e nessun successo.

4.Secondo Umberto Eco: "è solo nel libro cartaceo che mezzo e contenuto coincidono: basta avere un po’ di luce e si può approfittare della cultura che il libro propone. Lo stesso non si può dire dell’ebook". Cosa ne pensa di questa affermazione?

Non sono d'accordo. Come dicevo, la cultura è nel contenuto, non nella forma. L'importante sono le parole scritte, non il supporto attraverso il quale vengono lette. "Il nome della rosa", giusto per citare il capolavoro di Eco, creerebbe meno emozione se letto su ereader? Io credo di no. Dipende, come sempre, da chi legge.

5.Perché un editore dovrebbe scegliere di pubblicare in ebook?

Perché deve dare ai lettori una scelta.

6.In molti affermano che il selfpublishing abbasserà la qualità media dei libri in circolazione. è una affermazione che ritiene vera oppure no?

Per me il selfpublishing è solo l'occasione per alcuni di far soldi. Chi scrive e si autopubblica ha l'illusione di aver scritto un libro, ma non è così. Se alla fine amici e parenti sono "costretti" a comprarlo (senza leggerlo) che senso ha? Il gusto di vedere il proprio nome su una copertina? La maggior parte di chi si autopubblica non ha senso critico verso quello che scrive. Sono molto dura su questo. Non credo però che il selfpublishing abbasserà la qualità media dei libri veri: i lettori non sono stupidi. Comprano e leggono solo ciò che piace.

7.Il mercato degli ebook porterà alla sparizione delle librerie e dei librai?

Non è l'ebook a mettere in difficoltà le librerie, piuttosto la vendita on line di libri cartacei. Come si sa, ci sono diversi siti che offrono anche prezzi concorrenziali. E i problemi delle librerie, soprattutto quelle indipendenti, non finiscono qui. Io le difendo a spada tratta perché il libraio è un ottimo consigliere. Al libraio si possono confidare i propri gusti e lui o lei ci saprà consigliare per il meglio. Quando vado dalla mia fruttivendola lei sa perfettamente quali mele mi piacciono. La stessa cosa succede con i librai. Ci sono librerie delle quali mi fido così tanto che compro quello che mettono in evidenza anche senza leggere la trama. Anche in questo caso, però, sono per la massima libertà: e-commerce e vendita tradizionale.

8.Gli ereader stanno prendendo piede nel mondo delle vendite, con prezzi che si aggirano tra i 100€ e i 200€ offrendo connessione wi-fi, internet, memoria interna, memoria espandibile, ecc... non è che, come è successo per i cellulari, anche gli ereader diventeranno piccoli computer portatili facendo perdere il gusto di immergersi nella lettura senza distrazioni accessorie?

Gli ereader hanno già diverse funzioni e in futuro aumenteranno. La distrazione è una questione personale. Anche se sto leggendo un libro cartaceo posso distrarmi. Quello che non mi piace degli ebook è che possono proporre "distrazioni" dentro il testo: per esempio un video o delle immagini. Questo finisce per togliere il gusto dell'immaginazione al lettore. Spesso quando si legge un romanzo e poi si va a vedere il film relativo, si rimane delusi. Perché nella nostra testa le parole hanno preso una forma e un'immagine personale. E' questa la grandezza dei romanzi.

9.Ebook ed ereader o si amano o si odiano. Pare che una via di mezzo sia difficile da trovare. Esistono due schieramenti: quello dei progressisti, che leggono solo ebook e considerano la carta un accessorio vintage e chi dice che i nuovi formati tramonteranno presto e che non possono competere con i libri di carta. In futuro la carta sarà destinata a sparire o sarà complementare al libro digitale o sarà il digitale complementare al libro di carta?

Pacifica convivenza, lo ripeto. Non mi piacciono i catastrofismi, in nessun campo.

10.Ormai nel mondo del digitale i social network ne fanno da padrone, allora un'ultima battuta: ebook o libro di carta, risposta in 140 caratteri.

In valigia un ereader  pieno di titoli, in borsa sempre un libro cartaceo e a casa una libreria piena di volumi e ricordi.

5 commenti:

  1. Ottimo articolo, anche se penso che il libro di carta sia insuperabile.

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  2. Ciao, non credo che il libro di carta sia insuperabile, ritengo che i due sistemi di lettura debbano andare di pari passo, bellezza del libro di carta e praticità dell'ebook.

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  3. Se devo spendere 6€ per un ebook preferisco spenderne 9 però ho un libro da poter mettere nella libreria e da tirar fuori all'occorrenza. Il libro lo si apre in qualsiasi momento, l'ereader se è scarico ti sogni di poter leggere.. ottimo lavoro!!

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  4. Ormai il libro andrà a sparire, si possono trovare ebook anche a meno di un euro. I libri sono ingombranti con un ereder posso avere un'intera biblioteca.

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  5. L'ereader sarà senz'altro più comodo, ma io mi sento più coinvolto leggendo un libro cartaceo, per me non c'è niente di più bello dello sfogliare le pagine. L'ebook è un'idea geniale ma un libro è insostituibile

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