mercoledì 21 dicembre 2011

"La Caduta dei Templari" di Jack Whyte


"Non nobis, Domine, sed nomine Tuo da gloriam"
Non a noi, o Signore, ma al Tuo nome dà gloria












Venerdì 13 ottobre 1307, la fredda Parigi è testimone di uno degli eventi che cambiò il mondo occidentale.
Il giorno del tradimento e dell’infamia, il giorno della fine dei Templari.

Certo non lo avrebbe mai dimenticato Sir William Sinclair, discendente di messer Stefano Saint-Clair, che due secoli prima, a Gerusalemme, aveva fondato l’Ordine insieme ad altri monaci.Sir William sedeva nel consiglio dei Templari, era il custode del misterioso tesoro che era rimasto sepolto per secoli sotto le macerie del Tempio di Salomone e che aveva fatto la fortuna dell’Ordine.
Per questo, il giorno in cui Filippo il Bello, re di Francia, e papa Clemente V scatenano la caccia ai Templari, Sir William non può far altro che fuggire.
Con lui, pochi fedeli sopravvissuti e una donna, Lady Jessica Randolph, baronessa di St. Valery.
Sarà proprio lei a far comprendere a Sir William che è giunto il momento di lasciarsi alle spalle la fedeltà e i voti fatti a una Chiesa che lo ha tradito e ha messo in pericolo la sua vita.
Il suo destino è quello di raggiungere la terra di cui parla la tradizione templare, al di là del Grande Mare d’Occidente, l’unico luogo in cui potrà custodire il tesoro dell’Ordine e trovare finalmente la pace.  

Uno dei libri più belli che abbia mai letto, una vicenda che si snoda nel periodo storico più buio che l'umanità ha mai dovuto affrontare.
L'avidità dei re, l'impotenza del regno papale, hanno azzerato la modernità che questi valorosi guerrieri stavano faticosamente portando nell'Europa medievale. 
Un libro che si legge tutto in un fiato, una passione senza fine.

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