domenica 18 dicembre 2011

"Le Figlie del Libro Perduto" di Katherine Howe

"E se quelle donne, 
accusate di stregoneria, 
fossero state davvero colpevoli?"



La storia si articola in due trame separate che scorrono da prima 
parallelamente su due distinti piani temporali,
per poi legarsi in un unico collegamento a distanza di tre secoli.

1681, Marblehead, Massachussetts. 
L’unica figlia di un uomo è molto ammalata. 
Lui fa venire la donna che è famosa nel villaggio per saper 
curare con le erbe, infusi e decotti. 
La bambina muore. 
Il padre accusa la donna di stregoneria: 
Deliverance Dane sarà una delle donne implicate nei memorabili 
processi di Salem, dove una sorta di isteria collettiva causò la 
condanna a morte di persone innocenti accusate di consorziare 
con il diavolo.

1991, Cambridge, Massachussetts. 
La giovane dottoranda Connie Goodwin sta facendo ricerche 
per una tesi sui processi di Salem, spronata dal suo relatore. 
Si avvicina l’estate e la madre di Connie l’incarica di 
sgomberare la vecchia casa della nonna a Marblehead, 
perché vorrebbe metterla in vendita.


Un libro straordinario, un mistery di streghe e malefici ambientato
ai giorni nostri, fresco, avvincente ed enigmatico.

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