Anatolia, 260 d.C. L'assedio dei
Persiani ha stremato la resistenza della città romana di Edessa,
l'imperatore Valeriano è stato catturato insieme al capo della sua
guardia personale, Marco Metello Aquila, eroe dell'impero e leggenda
vivente, e ad altri dieci dei suoi uomini più valorosi.
Marciranno ai lavori forzati, in una
miniera da cui nessuno è mai riuscito a evadere.
Ma c'è chi conosce quei cunicoli bui:
Metello e i suoi fuggono e trovano rifugio in un'oasi dove è atteso
un misterioso personaggio braccato dai Persiani.
I Romani ne diventano la milizia
privata con il compito di scortarlo nel mitico regno della seta, la
Cina.
Ha inizio così un'epopea straordinaria
attraverso le foreste dell'India, le montagne dell'Himalaya, i
deserti dell'Asia centrale: un viaggio favoloso al termine del quale
Marco Metello scoprirà di non essere il primo Romano ad aver
raggiunto quel mondo remoto.
Questo è stato il primo vero libro che
presi in mano, sulle prime fui scettico e un po' sospettoso, un libro
che parla dell'incontro quasi per caso tra l'antica Roma e il
meraviglioso mondo dell'impero della seta, ma mi dovetti ricredere!
Fu il primo libro di Manfredi che
leggevo e devo dire che mi sorprese positivamente (da quel momento
iniziai la mia avventura nei racconti di Manfredi).
Il libro è molto semplice e
scorrevole, la parte storica è molto ben curata e per quanto
riguarda l'avventura di Metello è incalzante, coinvolgente e ricca
di avvenimenti.
L'autore riesce, con una semplicità
sconcertante a catturare l'attenzione del lettore.
Non lo consiglio, ordino a chiunque si
trovi con questo libro tra le mani a prenderlo e a lanciarsi in
questa fantastica avventura!!!!
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